giovedì

Daniele feat. Silvio

Ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente voluto.

lunedì

Un uomo con le palle

Beppe Grillo al CDA Telecom (Rozzano, 16-4-2007)

Il testo dell'intervento lo trovate qui.



giovedì

Toghe rosse

Dopo il ritorno in RAI di Santoro, e quello imminente di Enzo Biagi, all'appello manca solo Daniele Luttazzi (aspetta e spera...).
Giusto per rinfrescare la memoria e ricordare i bei tempi che furono vi invito a guardare qui i video della partecipazione di Marco Travaglio alla puntata di Satyricon del 14 marzo 2001, durante la quale l'allora semi-sconosciuto giornalista presentò il suo libro "L'odore dei soldi" (scritto assieme a Peter Gomez).

E' risaputo, ne parlarono tutti i giornali e tutte le televisioni, che a seguito di quell'intervista Luttazzi e Travaglio furono portati in tribunale con una richiesta di risarcimento (da parte di Fininvest, di Mediaset - quando c'è da riscuotere sono 2 cose diverse, mah... - di Forza Italia, di Tremonti...) che, in totale, sfiorava i 150 miliardi di lire.
Quello che forse è meno noto (sarà perchè le televisioni hanno taciuto e i giornali hanno riservato alla notizia un misero trafiletto sotto i necrologi?) è che Luttazzi e Travaglio sono stati assolti da tutte le accuse, sia per il libro (riguardava solo Travaglio) che per l'intervista. Qui potete leggere la sentenza.
Berlusconi & C. sono stati ovviamente condannati al pagamento delle spese legali.

A questo proposito vorrei citare un commento di Luttazzi, secondo il quale è troppo comodo querelare, chiedendo risarcimenti milionari, per poi cavarsela col semplice pagamento delle spese. Una richiesta di danni di questa entità può infatti portare a conseguenze estreme, come nel caso del programma RaiOt, chiuso in quanto la RAI non poteva correre rischi (versione ufficiale...) a fronte di una richiesta di danni da parte di Mediaset.

Secondo Luttazzi, se la legge prevedesse che Berlusconi & C., in seguito alla perdita della causa, fossero tenuti a versare loro i 150 miliardi chiesti, la prossima volta forse ci penserebbero due volte....

P.S.
Per la cronaca, anche Sabina Guzzanti è stata assolta...

Fra

sabato

Lacdigest

Dato che pochi lo conoscono (il mio medico non ne aveva mai sentito parlare...) ma molti ne avrebbero bisogno, consiglio questo farmaco a tutti gli intolleranti al lattosio che vogliono evitare una dieta difficilissima (lo so bene...) che implica una marea di rinunce (non sono solo i latticini a contenere lattosio...). Qui trovate il foglietto illustrativo.

lunedì

Che tenerezza!

Ma come sono dolci....Ma come sono teneri... Quando li vedo mi commuovo sempre! Eccoli mentre si scambiano effusioni pubbliche durante la manifestazione (15 milioni di partecipanti secondo Sandro Bondi) dello scorso 2 dicembre. Questi due piccioncini sono la prova che l'amore trionfa sempre, più forte di tutto e di tutti, anche di coloro che nel (recente) passato hanno cercato in tutti i modi di separarli, gelosi forse del loro legame puro, sincero, disinteressato.
Ma chi saranno mai questi insensibili che hanno tentato di frapporsi tra i nostri innamorati?
Per esempio l'ignoto imitatore del Cavaliere che ha fatto questa assurda dichiarazione.
Oppure i giornalisti deviati (forse comunisti) de "La Padania" che pochi anni fa firmavano articoli come questi:

"Berlusconi sei un mafioso?" (19 agosto1998)
"La Fininvest è nata da Cosa Nostra" (7 ottobre 1998)
"Berlusconi, metodi mafiosi"
(6 ottobre 1999)
"Silvio riciclava i soldi della mafia" (7 luglio 1998)
"C'è una legge inapplicata: Berlusconi è ineleggibile"
(25 novembre 1999)
"Imprenditore o politico, è il momento della scelta"
(9 novembre 1998)
"Fu Craxi a spingere Berlusconi in politica"
(10 giugno 1998)
"Un biscione di miliardi in Svizzera"
(3 novembre 1998)
"Le sedici casseforti occulte"
(29 settembre 1998)
"Soldi sporchi nei forzieri del Berlusca"
(2 luglio 1998)
"La Fininvest è nata da Cosa Nostra"
(27 ottobre 1998)
"Così il Biscione si mise la coppola"
(16 luglio 1998)

Fonte: Archivio de "La Padania".
N.B. Nell'archivio on-line non sono presenti tutti i numeri: alcuni sono stati misteriosamente e inspiegabilmente rimossi...

Fra

martedì

TUTTOBENIGNI 95/96

In un Paese normale sarebbe anacronistico parlare, a distanza di più di 10 anni, di un recital dal vivo in cui la comicità è incentrata principalmente sulla politica. Ma fortunatamente (...) siamo in Italia e ancora oggi si può godere di TUTTOBENIGNI 95/96 senza correre il rischio di non ricordarsi di qualche personaggio citato dal comico toscano.

Cito dal retro del dvd: "Dalla riforma elettorale alla riforma dei Dieci Comandamenti finchè Benigni diventa Dio, si arrabbia guardando l'Italia e proclama il Giudizio Universale anticipato. Nessuno può mancare all'appello: Berlusconi, Craxi, D'Alema, Prodi, Ferrara, Bossi, Fini, Sgarbi, Buttiglione...".

Lo spettacolo è un capolavoro assoluto, merita di essere visto e rivisto 100 volte, non sto neanche a farne una "recensione" (credo che la frase che ho scritto sopra dica tutto...); tuttavia una citazione particolare merita la scena in cui Benigni immagina l'incontro tra Berlusconi e Sgarbi quando l'uno decise di nominare l'altro Presidente della Commissione Cultura, soprattutto alla luce dei recenti episodi (vedi il video qua sotto) e considerando che il cosiddetto critico d'arte è attualmente Assessore alla Cultura del Comune di Milano.


Fra



domenica

Don AbBONDIo

Quando si dice "un uomo di fede"!
Sono passati ormai 10 mesi dalle elezioni politiche, ancora di più dalla campagna elettorale, ma questa proprio non la sapevo, ed è troppo succulenta per tacerla.
Qualche mese prima delle elezioni politiche Sandro Bondi ha inviato a tutte le parrocchie e le comunità religiose italiane un opuscolo dal titolo "I frutti e l'albero, 5 anni di governo Berlusconi letti alla luce della dottrina sociale della Chiesa". Già questo basterebbe per chiudere il post con una risata, ma c'è dell'altro.
Allegata all'opuscolo c'era una lettera di presentazione, a firma Sandro Bondi, in cui l'ex-sindaco Comunista di Fivizzano (vedi qui) lecca il c..o ai 25mila parroci italiani (che siano proprio loro i famosi 25mila che li hanno fatti perdere...?).
Lo giuro, ho letto e riletto questa lettera cercando di riassumere, di estrarne le frasi più "belle", ma non ci sono riuscito: ogni volta mi sembrava di violentare cotanta poesia e di privarvi di qualche risata, per cui godetevela per intero leggendo qui.
Pensate sia finita qui? Non ancora. Uno di questi parroci, Don Aldo Antonelli (un grande, vorrei conoscerlo), ha infatti deciso di rispedire al mittente l'opuscolo, allegando una lettera che riporto. Godetevela:

Signor Bondi,
sono abituato a dare alle parole il loro peso per cui a chiamarla "onorevole" dovrei coartare la mia coscienza. Ho ricevuto l'inverecondo opuscolo che lei, immagino, ha inviato a tutte le parrocchie d'Italia. Glielo restituisco senza nemmeno sfogliarlo e le ricordo che le parrocchie non sono discariche di rifiuti nè postriboli nei quali si possa fare opera di meretricio. Abbiamo una nostra dignità, noi sacerdoti, e non siamo usi a svendere per un piatto di fagioli il nostro patrimonio religioso, culturale, sociale ed umanistico che voi in cinque anni di malgoverno avete dilapidato.
Avete fatto razzia di tutto. Avete dissestato la finanza pubblica, avete ridotto alla fame gli enti locali da una parte e foraggiato, dall'altra, gli enti ecclesiastici cercando di comprarvi il nostro silenzio se non addirittura la nostra compiacenza.
Avete popolato il Parlamento di manigoldi, ladri e truffatori. Di 23 parlamentari condannati in via definitiva più dlla metà (13 per la precisione) fanno parte del vostro gruppo. Avete fornicato con il razzismo della Lega e con il fascismo di Rauti. Con voi i ricchi sono diventati più ricchi ed i poveri più poveri. Il vostro "Capo" in cinque anni ha quadruplicato il suo patrimonio, mentre le aziende del Paese andavano in crisi. Solo l'elettromeccanica, nell'ultimo quadrimestre del 2005, ha perso il 7,1% del suo fatturato.
I nostri pensionati, da qualche anno in qua, non solo non riescono più ad accantonare un soldo, ma hanno incominciato a rosicchiare i loro già risicati risparmi.
Avete speso energie e sedute-fiume in parlamento per difendere a denti stretti le "vostre" libertà mentre il Paese rotolava al 41° posto quanto a libertà di stampa e pluralismo di informazione, dopo l'Angola.
Avete mercificato i lavoratori e ipostatizzato le merci.
Si tenga pure, signor Bondi, la sua presunzione di coerenza con la "dottrina sociale della Chiesa". Noi preti vogliamo tenerci cara la libertà di lotta e di contestazione contro la deriva liberista, populista e plutocratica della vostra coalizione".

Chapeau!
Fra

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